Eccellenza reverendissima, la sua presenza in mezzo a noi oggi in questa cornice di festa della nostra Associazione, è motivo di gioia e mi fa tornare col ricordo al 1999 quando ebbi modo di incontrare il suo predecessore nella diocesi di ALIFE-CAIAZZO, il caro vescovo Pietro Farina, con il quale nacque subito una intesa spirituale ed una condivisione del cammino rocheliano tanto da diventare moderatore e guida, insieme con me, dell'associazione Europea amici di San Rocco . Amici carissimi di San Rocco e comunità tutte, oggi ci siamo riuniti, come accade ormai da 15 anni in questa chiesa romana dedicata a San Rocco, tutti con spirito di fede e questa mattina siamo stati in piazza San Pietro per riconfermare al Santo Padre Papa Francesco la nostra fede e la nostra profonda devozione alla sua persona come guida della Chiesa universale, proprio come fece il nostro San Rocco settecento anni fa. Venerare San Rocco ci porta a Cristo Gesù e ci insegna ad averlo sempre innanzi ai nostri occhi e nel nostro cuore, come lo ha avuto Lui . Solo Cristo è la vera luce, la vera vita e la nostra pace; solo da Cristo possiamo attingere la vera felicità. Il Vangelo che andremo ad ascoltare propone con forza l’incitamento alla carità, all'amore, alla donazione totale "tutto ciò che avete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a Me" e su questo noi saremo giudicati: sull'amore, come ci ricorda un grande mistico, San Giovanni della Croce . San Rocco aveva fatto proprio l'invito pressante di Gesù al servizio, ecco perché si fa piccolo, povero, pellegrino e pronto a vivere la carità verso i fratelli, i poveri i sofferenti, gli ammalati che hanno visto in Lui il volto misericordioso di Gesù. Ci viene spontaneo pensare che quando San Rocco si chinava con tenerezza a lenire i corpi appestati e le anime doloranti che incontrava lungo la sua strada, si piegava su Cristo che veniva a Lui nelle vesti del sofferente. Quanto è attuale oggi l'esempio di San Rocco per tutti noi , in questo mondo che si lascia travolgere da tutto ciò che è materiale e fugace trascurando invece lo spirito che è l'essenza dell'uomo. San Rocco è stato "sentinella del mattino", ha messo in pratica con gioia e genuinità il comandamento dell'amore di Cristo, si è donato incondizionatamente al Padre e ai fratelli. Carissimi amici di San Rocco provenienti da ogni angolo d'Italia, oggi qui in questo luogo santo dobbiamo tutti raccogliere questo insegnamento ad essere in famiglia, nel posto di lavoro o di studio, nella chiesa e nella società portatori di amore e testimoni della Parola come ci esortava il nostro indimenticabile padre pastore S. E. Mons. Pietro Farina, essere donatori di speranza come fece San Rocco. Perché carissimi "tutto si ricapitola in Cristo Gesù , le cose del cielo come quelle della terra" , perché Cristo sia tutto in tutti. Permettetemi ora di dire il mio grazie, che è anche il vostro, al nostro carissimo mons. Filippo Tucci che da oltre 16 anni è al mio fianco e ci guida amorevolmente. Saluto il vice rettore don Gianfranco Ferrigno, le nostre care suore, i miei collaboratori. Saluto e dico grazie a tutti i sacerdoti presenti, con molti di loro ho un rapporto fraterno e lavoriamo assieme per la crescita dei gruppi, spero di farlo anche con chi è venuto oggi per la prima volta. Saluto i signori sindaci sempre presenti agli eventi che organizza l'associazione . Un grazie particolare va alla corale RAIANE CANT. di Raiano AQ , le due bande musicali delle città di PIETRAMELARA (CE) e di ISCHITELLA (FG) . La Comunità di CAPRANICA (VT) che quest'anno hanno portato a Roma la loro pregevole statua di San Rocco. Ora voglio ringraziare tutti voi, carissimi amici di San Rocco, che da 16 anni accogliete i miei inviti e con non pochi sacrifici avete intrapreso questo splendido cammino che vi vede tutti fratelli sotto la bandiera di San Rocco . L 'augurio che faccio per primo a me e a tutti voi è di attingere a piene mani alla santità del Signore che in San Rocco ha trovato un mirabile riflesso.
Fraternamente abbraccio e saluto tutti W San Rocco
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