Da Polia (VV)
Polia. 31 gennaio 2013. Visita del procuratore e padre guardiano delle reliquie di San Rocco, fratel Costantino De Bellis e della rappresentanza calabrese dell’Associazione Europea “Amici di San Rocco” al termine di un percorso che ha toccato diverse comunità calabresi. Ad attenderli vi erano il sindaco di Polia, Dott. Carmelo Bova, l’assessore alla cultura Avv. Domenico Amoroso e Rocco Tavano, primo iscritto poliese all’Associazione. Segue presentazione del paese suddiviso in quattro frazioni e che venera San Rocco in ben due delle tre parrocchie presenti sul suo territorio.
Oltre alla rappresentanza civile, è presente anche il Parroco di Polia padre Giuseppe Passarelli, il quale ha celebrato la Santa Messa nella chiesa di San Nicola di Bari in frazione Menniti , ove si conserva nella Sagrestia un pregiato olio su tele raffigurante la Madonna con i santi Rocco e Francesco. Padre Giuseppe non ha mancato di ringraziare il procuratore per l’invito rivolto alla comunità locale di prendere parte al ritiro spirituale del 17 febbraio p.v. a Capriati al Volturno in provincia di Caserta che si concluderà con la solenne processione per le vie del paese dell’urna reliquiario del transito di San Rocco di cui Polia è chiamata a portare in processione.
Davvero gradito il saluto alla comunità riunita in chiesa da parte di fratel Costantino, discorso intenso in cui ha esaltato quella fede che ci rende sinceri rinnovatori della società e del mondo, trascinatori e promotori della pace. In conclusione messaggio di De Bellis che ha affidato alla sensibilità dei poliesi queste profonde riflessioni: se le singole persone, le famiglie, i gruppi, le comunità, l’intera società avessero fede totale nella misericordia e provvidenza di Dio, davvero qualcosa di nuovo e di bello potrebbe modificare il volto della nostra società. Il segreto della vita di San Rocco nel suo amore per Gesù e per la chiesa. Come dice San Paolo tre sono le cose che restano, la fede, la speranza e la carità ma di tutte la più grande è la carità.
Al temine della celebrazione eucaristica è stato concesso il privilegio ai fedeli presenti di poter baciare la sacra teca aurea contenente l’osso femorale del santo pellegrino.