torna alle lettere dagli assistenti spirituali
Alle
Parrocchie, Gruppi e Confraternite
Ai membri del Comitato Europeo
"Amici di San Rocco"
E'
ancora vivo il ricordo della meravigliosa giornata che abbiamo avuto
modo di celebrare il 19 ottobre 2002 a Roma in occasione della Convocazione
Europea "Un giorno con San Rocco"; la gioia dei membrì
del Comitato Europeo che hanno goduto nel vedere un'assemblea particolarmente
numerosa e nello stesso tempo ordinata, attenta, pronta a vivere
ogni momento della manifestazione con profonda fede e autentico
fervore spirituale.
Ritorna ancora alla mente e, soprattutto, al cuore l'eco appassionato
ed entusiasta del Cardinale Sebastiani, che presiedeva la Concelebrazione
Eucaristica nella Arcibasilica Vaticana di San Pietro in Roma con
una numerosa schiera di sacerdoti pervenuti da tutte le parti d'Italia.
L'esperienza meravigliosa che abbiamo avuto, la grazia di vivere
in occasione della suddetta convocazione, non deve rimanere un semplice
ricorso, semmai ci deve rimotivare, soprattutto nel nostro impegno
spirituale all'interno dei nostri gruppi delle Confraternite e di
quanti partecipano alla vita dell'Associazione Europea "Amici
di San Rocco" per far si che il nostro "significativo
movimento" come lo ha definito il Cardinale Sebastiani ci spinga
ad essere "sale della terra e luce del mondo" aiutando
i fratelli a riscoprire il comandamento della carità nel
contesto delle comunità in cui viviamo.
Credo, senza ombra di dubbio che la nostra Associazione abbia a
compiere un passo in avanti con un salto spirituale qualitativo
dando dei contenuti catechistici al nostro convenire insieme e non
soltanto devozionale folkloristico di sfilata ma sia un momento
forte che aiuti tutti a riflettere sull'impegno di divenire autentici
testimoni di Dio sull'esempio di San Rocco, in una società
sempre più secolarizzata che spaventosamente dimentica del
passato vive, senza ideali, senza valori autentici, senza radici,
come se Dio non esistesse. "Il secolarismo è la nuova
peste che sta uccidendo gli unici antidoti alle barbarie regnanti,
la fede, il timore di Dio, l'amore cristiano".
Amici di San Rocco, ricordate sempre che l'amore è più
forte dell'odio. Fatevi testimoni di amore e di speranza fra voi,
in famiglia, nei posti di lavoro e di studio, nella società
e nelle vostre città. San Rocco ha messo in pratica con generosità
e con gioia il comandamento dell'amore in Cristo, si è donato
incondizionatamente al Padre, e ai fratelli. Anche noi dobbiamo
prodigarci altrettanto, facendoci imitatori del suo esempio.
Il mese scorso ho avuto la gioia di avere ospitato nella mia comunità
di Gela il nostro amato Costantino De Bellis ed ho avuto modo di
poterlo conoscere di più e condividere insieme con lui alcune
intuizioni e proposte che lo Spirito del Signore ha seminato nei
nostri cuori. senza dubbio siamo dinanzi a qualcosa di grande che
il Signore Gesù nel nome di San Rocco vuole farci intraprendere
circa il futuro del nostro cammino.
Mi pare di intravedere nella vita del nostro amato Costantino un
esempio conclamato del pellegrino di Montpellier che seguendo il
suggerimento di Gesù al ricco che gli chiedeva cosa devo
fare per avere la vita eterna, vendette i suoi averi e li diede
ai poveri; poi si fece pellegrino di carità e il suo visitare
le nostre comunità in tutto il territorio mi sembra sia di
grande stimolo ed esortazione a vivere la fratellanza nel nome di
Cristo e di San Rocco, di cui è divenuto messaggero per volontà
di Dio e del nostro San Rocco.
Colgo l'occasione per invitarvi fratelli tutti del Comitato ad ascoltare
lo Spirito che parla ai cuori attraverso gli umili strumenti che
Lui si è scelti nella persona di Costantino e di me indegno
suo servo che scrivo questa missiva.
Cerchiamo, soprattutto in questo tempo forte di Avvento e in qust'incontro
con l'aiuto della grazia di Dio a individuare insieme l'iter che
vogliamo seguire soprattutto alla luce del Vangelo, per aiutare
i nostri fratelli "Amici di San Rocco" a percorrere un
cammino di santità, fatto di preghiera, di ascolto della
Parola di Dio di una vita segnata dai Sacramenti e dall'entusiasmo
generoso di servire il Cristo, nel nome di San Rocco nell'apparenza
miserabile dei poveri, degli indesiderati, i non amati, gli abbandonati
e i soli, in quanti hanno dimenticato come si sorride, in quanti
hanno perso il ricordo del tocco caldo di una mano amorevole e amica:
tutti costoro il Signore ama tanto da identificarsi con loro e se
noi riconosceremo in loro il Signore, saremo benedetti dal Padre
Celeste dal suo servo San Rocco. Dio ci faccia grazia e ci insegni
a imitazione di San Rocco a servirlo nell'ultimo dei fratelli.
Auguro a tutti voi di cuore che il Santo Natale porti alle vostre
amate famiglie la gioia e la consolazione che viene dall'umile e
indifeso bambini di Betlemme, che si volle fare povero per arricchirci
tutti.
In
Cristo Gesù e in San Rocco
L'Assistente Spirituale
P. Enzo Romano
Buon Natale