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LETTERA
DI MONS. PIETRO FARINA VESCOVO DI ALIFE-CAIAZZO
All’Associazione Europea “Amici di San Rocco”.
Esprimo
volentieri quanto ho vissuto il 15 maggio
Testimonianza semplice e profonda, che mi ha fatto cogliere il grande valore, purtroppo spesso disatteso nel suo significato più profondo, della religiosità popolare e delle sane tradizioni, espressioni di un cammino di fede che, nel rinnovarsi delle forme, continua a nutrire il nostro popolo bisognoso di sentirsi coinvolto integralmente, nella mente e nel cuore, nell’incontro con Dio. Una pietà popolare perfettamente rispettosa dell’azione liturgica è quanto ho ammirato di più il 15 maggio. Il riconoscimento del lavoro svolto dagli “angeli della strada” e la presenza di tanti sindaci che hanno accompagnato i vari gruppi e confraternite venute da ogni parte d’Italia hanno completato l’opera evidenziando un’organizzazione adeguata che certamente ha risentito dell’entusiasmo e della generosità del Procuratore Costantino De Bellis.
Alla sua “insistenza” va ancora il mio grazie e lo sprono a continuare nell’infaticabile servizio di apostolato sulle orme di San Rocco per annunziare il Vangelo di Cristo.
Mons. Pietro Farina
Vescovo di Alife-Caiazzo