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Stornara, dove San Rocco è di casa
Felice
di Molfetta
Vescovo di Cerignola - Ascoli Satriano
Il 20 ottobre del 2001 il Comitato Nazionale Italiano "Amici di San Rocco" ha scritto una delle più belle pagine della sua attività, promuovendo a Stornara una giornata di intensa spiritualità e di gioiosa fraternità degli Amici di San Rocco, provenienti da tutta l'Italia. Stornara, pacificamente invasa da una multicolore presenza di uomini, donne, giovani e ragazzi ha dilatato il suo cuore e ha aperto le sue porte per accogliere i fratelli di fede sotto il gloriosa vessillo di San Rocco, protettore della Città e strenuo difensore nelle vicende calamitose della sua storia. Ancora una volta la nostra gente ha manifestato e rivelata la sua identità acquisita nel tempo, grazie ai riflessi di quell'amico di Dio, qual'è San Rocco, ed è esplosa coralmente in quel memorabile 20 ottobre. Rocco, infatti, era Lui a guidare questa fiumana di gente. Pur lontana e remota nel tempo, quel giorno la sua figura appariva vicina e palpitante a quell'immensa famiglia dei suoi amici. Era ed è il miracolo della santità. Era ed è il miracolo della carità, quella che contagia e crea un mondo nuovo. Si, era proprio questa miracolo a rendere il Nostro ancora vicino e presente a noi con il misterioso fascino della sua vita in Cristo. Egli infatti viveva e operava agli inizi del Trecento mosso unicamente da quella fiamma di carità che ardeva e avvampava. Il fervore e il calore della carità eroica da cui Rocco veniva sospinto si poteva cogliere anche sul volto di quella gente giunta da lidi lontani a Stornara per testimoniare la loro devozione. Mi commuoveva il cuore vedere tanti anziani e tanti adulti - sotto un sole dardeggiante partecipare all'Eucaristia, sfilare in processione, offrire doni ai poveri, intonare canti popolari tradizionali. Ed era bello cogliere con mano e avvertire tra i presenti l'afflato esperienziale di un popolo devoto che aveva un cuor solo e un'anima sola, caratteristica della comunità apostolica delle origini. Forse le ali nere e gli artigli rapaci delle grandi pestilenze del passato evocavano scene di dolore e di strazio, fetore di cadaveri e inadeguatezza di ogni umana assistenza, il 20 ottobre era invece il giorno in cui a Stornara aleggiava su tutti il benefico spirito di San Rocco, quale esempio ed incitamento a essere, oggi, tutti pellegrini e testimoni d'amore verso coloro che sono afflitti da altre terribili piaghe che ammorbano la nostra società e i nostri giovani. Una giornata con San Rocco: breve è stata nell'estensione temporale ma, intensa nei suoi valori e nei suoi vitali messaggi. E di questo siamo grati al Presidente e Promotore dell'Associazione "Amici di San Rocco", Costantino De Bellis, zelante e fervido sostenitore del messaggio di San Rocco nelle nuove generazioni. Per l'Associazione, oggi diventata Europea, auspichiamo altri lusinghieri traguardi a beneficio di quella civiltà dell'amore da tutti invocata e per la quale, sull'esempio di San Rocco, dobbiamo realizzare.
Cerignola, 20 marzo 2002
MESSAGGIO DI SUA ECCELLEMZA REV.MA Mons. Felice di Molfetta
VESCOVO di CERIGNOLA-ASCOLI SATRIANO
Caro Costatino, ho letto il tuo accorato messaggio, esprimo la mia affettuosa, paterna vicinanza alle
gioie, alle amarezze, alle delusioni, al desiderio di donarti senza riserve nell’apostolato di San Rocco.
Se il Signore ti ha chiamato, come strumento del suo amore, nella diffusione esemplare di San Rocco, vai avanti, nonostante tutto!
E’ sempre molto difficile operare tra la gente.
Quando, però, si è guidati dal progetto di Dio, non c’è da aver timore.
Assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza alle tue iniziative, mentre auguro ogni bene, invocando
dal Signore le sua benedizione.
Felice di Molfetta Vescovo