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Dall’omelia di mons. Filippo Tucci Roma 28 novembre 2004
Cari amici di San Rocco,
questo nostro essere insieme è anche frutto del lavoro del nostro caro Procuratore Costantino De Bellis. Originario di Stornara, cittadina del verdeggiante tavoliere delle Puglie. Avvicinatosi a San Rocco fin dalla sua fanciullezza, De Bellis si forma negli studi, si inserisce nel mondo del lavoro e non si lascia vincere dai richiami della carriera, del successo e del guadagno, ma sull’esempio del Pellegrino di Montpellier si mette al servizio del Padre e dei fratelli per intraprendere la via della carità, rivestendo i panni del moderno pellegrino e iniziando a radunare, con spirito di fede e con sincero amore, le confraternite, le parrocchie e le chiese dedicate a San Rocco.
Convinto che le associazioni, i movimenti e i gruppi nella dimensione del Concilio Vaticano II devono essere strumenti idonei per la nuova evangelizzazione in un mondo che cambia, inizia a coinvolgere in particolare il laicato cattolico per un cammino di conversione e per accogliere il Vangelo nella propria vita e renderne testimonianza nella attuale società.
Chiamati
tutti alla santità della vita dal momento che il Signore ci dice: “… siate
santi perché Io sono santo” e imitando la santità che rifulge in San Rocco,
ecco che sul richiamo del Procuratore De Bellis oggi noi possiamo essere qui ed
essere tanto desiderosi di seguire l’esempio e le orme di San Rocco, che ci
richiama alla carità verso Dio e verso il prossimo e ritrovarci pellegrini
nella grande Associazione Europea “Amici di San Rocco”. Tutto questo
comporta impegno, fatiche e sofferenze; annunciare e testimoniare Cristo,
salvezza e speranza dell’uomo, significa condividere
Il nostro Procuratore non si è sottratto a tutto questo e con tenacia e perseveranza si è fatto promotore del cammino di fede e di amore di tutti i credenti e di tutti i devoti di San Rocco.